DOCUMENTO FINALE SEGRETERIA CONFEDERALE CISL
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- Pubblicato Mercoledì, 08 Dicembre 2021 12:10
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DOCUMENTO FINALE
Segreteria Confederale CISL
(Roma, 7 dicembre 2021)
La Segreteria Confederale della Cisl, riunita per una valutazione degli esiti del confronto svoltosi negli scorsi giorni con il Governo sulla Legge di Bilancio e dei significativi avanzamenti sino ad oggi prodotti nell’accoglimento delle proposte sindacali, ha preso atto con rammarico della decisione unilaterale di Cgil e Uil che “pur apprezzando lo sforzo del premier Draghi e del suo Esecutivo” hanno indetto uno sciopero generale per giovedì 16 dicembre.
La Cisl considera sbagliato ricorrere allo sciopero generale e radicalizzare il conflitto in un momento tanto delicato per il Paese, ancora impegnato ad affrontare una pandemia che non molla la presa e teso a consolidare i segnali positivi di una ripresa economica e produttiva che necessita di uno sforzo comune per essere resa continua e strutturale.
Tanto più se si considerano i rilevanti passi avanti fatti nell'ultimo mese sui contenuti della Legge di Bilancio, che valutiamo in modo positivo e che garantiscono avanzamenti su riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati, risorse per gli ammortizzatori sociali e contratti di espansione, maggiori stanziamenti per la sanità, importanti risorse per la non autosufficienza, pubblico impiego, assegno unico per i figli, uniti all' impegno forte assunto dal Governo di aprire al più presto, un confronto con il sindacato sulle rigidità della Legge Fornero e di accelerare la riforma fiscale.
La Cisl valuta positivamente che le risorse disponibili siano state quasi interamente destinate ai tagli dell’Irpef, lasciando al taglio dell’Irap solo uno degli otto miliardi della manovra, che il 95% di detti stanziamenti vada a beneficio di lavoratori e pensionati e che oltre l’85% delle stesse, vada a favore dei redditi inferiori ai 50 mila euro.
Sono state dunque accolte le indicazioni del sindacato che chiedeva di riservare le risorse a dipendenti e pensionati e di concentrarle nelle fasce medie, medio-basse e basse di reddito.
La Cisl esprime un giudizio positivo sulla scelta del Governo di operare un intervento strutturale su aliquote, scaglioni, detrazioni e no-tax area, integrandolo con quello congiunturale sulla decontribuzione previdenziale e di impegnarsi a intensificarlo con la prossima, imminente riforma fiscale, in ordine alla quale la Cisl non esiterà a vigilare affinché si completi entro la prima metà del 2022, come da esplicita volontà dichiarata dal Presidente Draghi al tavolo di confronto.
La scelta della Cisl di proseguire il confronto con il Governo e continuare ad esercitare una pressione responsabile sul Parlamento, è anche un atto di coerenza, sia rispetto alla piattaforma presentata, a cui l’attuale testo della manovra dà già alcune significative risposte, sia rispetto alla posizione assunta, allora unitariamente, nella analoga condivisione della manovra di riduzione del cuneo ottenuta nel 2020 col precedente Governo, che non riservava ai redditi bassi sgravi superiori a quelli oggi ottenuti, ma interessava una platea di beneficiari inferiore al 50% di quella oggi considerata.
La manovra attuale per i lavoratori e i pensionati è molto diversa e migliore di quella di un mese fa, merito di una mobilitazione sindacale intransigente, responsabile e costruttiva, che ha puntato a riallacciare i fili dell’interlocuzione senza conflitti sterili. I risultati sono arrivati sulla via del dialogo e del confronto e su questa traiettoria, la Cisl intende proseguire, in una fase decisiva per il futuro del nostro Paese, rinsaldando il dialogo sociale per ottenere nuovi avanzamenti, continuando ad esercitare pressione sul Parlamento per migliorare ulteriormente la Manovra e la politica di sviluppo su lavoro e pensioni, politiche industriali e scuola, sostegno al reddito e caro-bollette, per assicurare nuove e maggiori opportunità ai nostri giovani.
La Cisl intende anche valorizzare al massimo il tavolo sulla previdenza che il Governo si è impegnato ad aprire entro dicembre e dal quale ci auguriamo che nessuno voglia sottrarsi, per un confronto finalizzato a rimuovere le rigidità e le distorsioni della Legge Fornero dando maggiori flessibilità e agibilità al sistema pensionistico italiano.
Per arrivare a traguardi concreti e duraturi non serve, a giudizio della Cisl, incendiare lo scontro in modo generalizzato. Rischieremmo di incrinare ancor più i legami e i rapporti sociali e industriali, già messi a dura prova da questi interminabili mesi di pandemia e di trasformare i luoghi di lavoro in campi di battaglia ideologica. Quello che serve oggi è l’esatto opposto: dialogo, coesione, responsabilità e partecipazione sociale.
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UN ERRORE RICORRERE ALLO SCIOPERO: OGGI LA MANOVRA E' MOLTO DIVERSA DA QUALCHE TEMPO FA
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- Pubblicato Lunedì, 06 Dicembre 2021 23:54
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“La Cisl considera sbagliato ricorrere allo sciopero generale e radicalizzare il conflitto in un momento tanto delicato per il Paese, ancora impegnato ad affrontare una pandemia che non molla la presa e teso a consolidare i segnali positivi di una ripresa economica e produttiva che necessita di uno sforzo comune per essere resa strutturale. Tanto più considerati i rilevanti passi avanti fatti nell’ultimo mese sui contenuti della legge di bilancio. Risultati che valutiamo in modo positivo e che garantiscono avanzamenti su riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati, risorse per gli ammortizzatori sociali e contratti di espansione, maggiori stanziamenti per la sanità, importanti risorse per non autosufficienza, pubblico impiego, assegno unico per i figli, uniti all’ impegno forte assunto dal Governo di aprire al più presto un confronto con il sindacato sulle rigidità della Legge Fornero e di accelerare la riforma fiscale.
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SBARRA: NO ALLO SCIOPERO GENERALE, LE FUGHE IN AVANTI NON AIUTANO
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- Pubblicato Sabato, 04 Dicembre 2021 22:59
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SBARRA: Un segnale incoraggiante, che valutiamo positivamente.
Apprezziamo che il governo abbia deciso di concentrare il taglio dei contributi da 1,5 miliardi sui lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro invece che 47 mila come ci avevano detto giovedì, accogliendo quindi la nostra richiesta di favorire i redditi medio-bassi. Un intervento realmente redistributivo a favore dei ceti popolari, che integra altre misure importanti: 7 miliaidi, a regime, di taglio dell’Irpef concentrato sulle fasce di reddito sotto 50 mila euro, con dipendenti e pensionati che beneficiano, in questa fascia, dell’85% delle risorse destinate al taglio dell’imposta, l’aumento della no tax aerea per i pensionati a 8.500 euro, lo sblocco dell’indicizzazione delle pensioni che assorbirà 4,7 miliardi di euro e he rivendicavamo da anni” (da ww.cisl.it)
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2 DICEMBRE: INCONTRO CON GOVERNO DRAGHI, CONTINUEREMO IL PRESSING
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- Pubblicato Giovedì, 02 Dicembre 2021 22:24
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E’ stato un confronto importante quello di stasera con il Governo che ci ha presentato l’impianto di ripartizione dei sette miliardi per quanto riguarda l’Irpef. Registriamo che l’85% degli sgravi verrà destinato alle fasce di reddito al di sotto dei 50 mila euro per lavoratori dipendenti e pensionati. Di questi quasi il 50% riguarderanno i redditi fino a 28000 euro: Abbiamo comunque chiesto di rafforzare ulteriormente la distribuzione dei vantaggi per le persone collocate nelle fasce di reddito basse e medio basse, che sono quelle che hanno pagato e continuano a pagare pesantemente il prezzo della crisi e della pandemia”. Lo ha riferito il Segretario generale della Cisl Luigi Sbarra al termine dell’incontro con il premier Draghi svoltosi a Palazzo Chigi. “Abbiamo altresì apprezzato tantissimo che il Governo metta a disposizione un ulteriore miliardo e mezzo per la decontribuzione ai lavoratori dipendenti in fasce al di sotto dei 47 mila euro.
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CGIL CISL UIL INSODDISFATTI DALL'INCONTRO AL MEF - MINISTRO FRANCO INDISPONIBILE A SOLUZIONI
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- Pubblicato Mercoledì, 01 Dicembre 2021 11:31
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“Diamo un giudizio di insoddisfazione sull’incontro svoltosi stasera al MEF tra CISL, CGIL e UIL e il ministro Franco, sui temi delle misure fiscali da adottare con la legge di bilancio”. E’ quanto dichiara in una nota il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra.
“Abbiamo chiesto un forte segnale di riduzione delle tasse per lavoratori dipendenti e pensionati, collocati nelle fasce di reddito medio e medio-basse, modificando in questo modo l’impianto prospettatoci dal Governo e da esso concordato con la cabina di regia, troppo sbilanciato sui redditi più elevati. Abbiamo chiesto un tavolo tecnico finalizzato a costruire soluzioni non incompatibili con quelle trovate nella cabina di regia, ma in grado di correggerne le distorsioni, spingendo più in basso i vantaggi dell’intervento di riduzione fiscale. Abbiamo chiesto inoltre che tutte le risorse disponibili per l’intervento fiscale fossero destinate a ridurre il prelievo sui redditi da lavoro e pensione e di considerare tale intervento il primo step della riforma fiscale, per la quale chiediamo un’accelerazione dei tempi di emanazione dei decreti delegati, previo ulteriore confronto con il sindacato.
Il ministro si è mostrato indisponibile a ricercare soluzioni che modificassero l’impostazione della manovra fiscale e, al contempo, non ha fornito rassicurazioni sui tempi della riforma.
Alla luce dell’esito negativo del confronto al MEF riteniamo che si renda necessario che il Governo recuperi una fase di confronto sul merito delle questioni aperte. Anche per tale ragione le iniziative nei luoghi di lavoro e nei territori proseguiranno nei prossimi giorni per discutere con lavoratori e pensionati sui contenuti delle nostre proposte, sullo stato del confronto col Governo e sulla necessità di esercitare una forte pressione sociale per cambiare l’impostazione della Legge di Bilancio”.
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MIGLIAIA DI BANDIERE OGGI IN PIAZZA A MILANO ALL'ARCO DELLA PACE. GANGA: IL GOVERNO APRA SUBITO IL CONFRONTO!
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- Pubblicato Sabato, 27 Novembre 2021 16:54
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Stamattina migliaia di bandiere Cisl Cgil e Uil in piazza a Milano all'Arco della Pace. Così la manifestazione unitaria voluta da Cgil Cisl e Uil Lombardia ha colorato la piazza milanese sotto un cielo grigio. Molti i delegati, rsu, rsa ed iscritti alle 3 principali confederazioni sindacali hanno voluto manifestare e far sentire ancora una volta "la voce di chi lavora": in ospedale, in aziende edili, a scuola, alla Wirlpool. Presenti anche i pensionati.
Anche dal territorio di Pavia-Lodi e dalle federazioni Cisl Pavia-Lodi sono arrivati numerosi con bandiere e cappellini verdi.
La mobilitazione si è estesa a tutto il Paese. Cgil, Cisl e Uil chiedono al governo di cambiare la manovra finanziaria: fisco, lavoro, sviluppo, pensioni, sociale i grandi temi al centro della mobilitazione.
Sul palco il segretario nazionale Cisl, Ignazio Ganga: “La manovra di bilancio ha debolezze manifeste e deve essere rivisitata sotto una serie di aspetti. È una manovra nata senza il confronto con le parti sociali e ha quindi lacune importanti. In particolare non c’è quanto avevamo richiesto sul fisco e occorre fare una seria riforma delle politiche attive e passive, che vanno rafforzate”. “Bisogna senz’altro fare di più sul sociale e la sanità – ha aggiunto -, oltre che cambiare la riforma previdenziale, consentendo flessibilità in uscita, assumendo il fatto che le professioni sono diverse e diverse le sollecitazioni per i diversi settori. Sul fisco non accetteremo soluzioni preconfezionate.
Il governo apra subito il confronto!”.
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GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE: la Cisl all'Oratorio di s. Mauro.
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- Pubblicato Giovedì, 25 Novembre 2021 07:08
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MAGA (Ust Cisl Pavia-Lodi) IL NOSTRO CONTRIBUTO ALLE DONNE FRAGILI:
non simboli ma oggetti concreti per un casa per donne che l'hanno persa!
La Ust Cisl Pavia-Lodi in occasione della Giornata Internazionale della violenza sulle donne, ha donato un aiuto concreto al "Pronto intervento per la fragilità femminile" da poco inaugurato a Pavia all'interno dell'Oratorio di San Mauro e voluto da Don Franco Tassone. Il Pronto intervento è una struttura che può accogliere per la notte chi non ha un letto ed un tetto sopra la testa.
La Cisl Pavia-Lodi vuole essere vicina, non solo oggi, alle donne senza fissa dimora che necessitano di un primo intervento assistenziale in città e si renderà disponibile all'attivazione di un servizio di consulenza a 360 gradi anche presso il centro di accoglienza di Don Franco.
# NON SEI DA SOLA
USCIRE DALLA VIOLENZA SI PUO'
NUMERO ANTIVIOLENZA E STALKING 1522
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IL COVID19 RIALZA LA TESTA: crescono i positivi nel nostro territorio
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- Pubblicato Mercoledì, 24 Novembre 2021 06:58
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CABINA DI REGIA NUOVO DECRETO:
RIDUZIONE DURATA VALIDITA' TEST E GREEN PASS.
In Lombardia 1.668 nuovi casi e 7 decessi
Con 153.509 tamponi effettuati è di 1.668 il numero di nuovi casi di Covid registrati in Lombardia, con un tasso di positività in calo all’1% (ieri 1,6%). Cresce il numero di ricoverati in terapia intensiva (+2, 67) e nei reparti (+50, 736).
Sono 7 i decessi, che portano il totale a 34.298 morti da inizio pandemia.
Per quanto riguarda le province, sono 659 i positivi segnalati a Milano (di cui 266 a Milano città), 70 a Bergamo, 187 a Brescia, 99 a Como, 68 a Cremona, 35 a Lecco, 35 a Lodi, 84 a Mantova, 124 a Monza, 70 a Pavia, 8 a Sondrio e 172 a Varese. (da Il Sole24Ore)
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